Proseguiamo lo spostamento verso St. Louis iniziato nell’articolo precedente.
Lasciamo Pontiac e andiamo verso Springfield, IL. Specifico lo stato, Illinois, perché ci sono diverse Springfield in USA (dovrebbero essere 34 o 36 – non è chiaro – in almeno 25 stati differenti) e almeno un’altra la visiteremo, in Missouri. Piccola nota: la serie “The Simpsons” è ambientata in una città chiamata genericamente “Springfield”, senza indicare uno stato specifico: ci sarà un perché? 😂
Lungo la strada, la I-55S, incontriamo piantagioni immense di vari cereali. Sono veramente immense, non si vede la fine all’orizzonte. Siamo decisamente in America! Il percorso è piacevole, il traffico non è eccessivo, è quell’ora e quaranta minuti di auto nemmeno si sente. Lungo quei circa 170 km incontriamo diverse fattorie e l’aspetto è quello tipico che ci immaginiamo, esattamente come abbiamo sempre visto nei film.
Se avessimo qualche dubbio di essere sulla strada giusta, cioè la Route 66, i vari cartelli stradali che spesso incontriamo sono pronti a fugare ogni minimo dubbio.
Avreste mai pensato di trovarvi a far benzina in una cittadina chiamata Normal? Io no, ma è successo. Normal è circa metà strada tra Pontiac e St. Louis. Niente di speciale, è solo buffo il nome. Chissà a cosa pensavano quando gliel’hanno dato.
Prossima tappa Springfield, Illinois.
Forse ve la sarete fatta già questa domanda, oppure no, ma ad un certo punto credo che sia naturale chiedersi cosa ci sia da vedere a Springfield. Ed in effetti…
Springfield è la capitale dell’Illinois. Come in molti stati americani, la capitale non è necessariamente la città più grande e più bella. Insomma, non è come da noi con Roma. Questa città è essenzialmente legata a quello che è stato il 16° ed uno dei più celebri presidenti americani, Abraham Lincoln. Di lui mi piace ricordare le battaglie, appoggiato dal partito repubblicano, in favore dell’emancipazione degli schiavi (fin lì invece fortemente voluti dal partito democratico) e spinse il congresso alla promulgazione del XIII emendamento costituzionale, che bandì definitivamente la schiavitù in tutto il Paese nel 1865.
Ci sono fondamentalmente cinque luoghi / cose da vedere: il museo presidenziale di Abraham Lincoln, la Nuova Salem, cioè il villaggio dove visse da giovane, la casa di Lincoln, il vecchio Campidoglio dello Stato (qui sotto nella foto in bianco e nero) e la tomba di Lincoln. La sua casa, completamente riportata al suo aspetto del 1860, rivela molto su Lincoln come marito, padre, vicino e politico. I tour di questo tesoro nazionale sono condotti dai National Park Service Rangers.
Dovendo arrivare ad un’ora “decente” a St. Louis, optiamo per visitare la casa di Lincoln e fare una passeggiata per il quartiere, non c’è tempo per tutto. Sembra davvero di essere tornati indietro di un paio di secoli, non si vedono grattacieli né si sentono i rumori della città, le case e le vie hanno definitivamente un sapore antico. Girando in cerca della casa più famosa è impossibile non individuarla, sulla porta c’è una targhetta con scritto “A. Lincoln”.
Sicuramente la visita sarebbe dovuta durare di più, ma volevamo arrivare a St. Louis prima di notte, in tempo per la cena (vi ho già detto che se si tarda un po’ troppo si rischia di non soddisfare l’appetito 😅).
E così è stato! Quando intravediamo l’arco con i caldi colori del cielo al tramonto a fargli da sfondo capiamo che siamo finalmente arrivati a destinazione.
Il resto ve lo racconterò nel prossimo articolo.
Stay tuned!